Lo stress è una risposta psico-fisica dell’organismo ad alcune circostanze che richiedono un cambiamento. Il termine fu coniato da Hans Selye negli anni Cinquanta.
Secondo Selye la reazione di stress ha un carattere fondamentalmente adattivo perchè consente all’organismo di far fronte a sempre nuove sfide adattandosi sempre meglio. Non è una condizione patologica, anche se può diventarlo in determinate condizioni se protratto.
Selye si riferiva ad una risposta aspecifica, prettamente corporea dell’organismo in condizioni di difficoltà. Oggi con stress, intendiamo tutte le varie pressioni a cui siamo sottoposti ogni giorno, sia gli eventi che ci mettono in difficoltà, ma soprattutto l’interpretazione che ne diamo secondo i nostri principi e valori. Questo spiega perché alcuni eventi possono essere stressanti per alcune persone ma non per altre. A fare la differenza è il modo in cui percepiamo l’evento, il peso emotivo che gli diamo e come giudichiamo la nostra capacità di affrontarlo.
Il processo stressogeno è notoriamente diviso in tre fasi:
Fase di allarme; ad un evento intenso, ci attiviamo a livello corporeo e mettiamo in campo le nostre risorse.
Fase di resistenza; stabilizziamo le nostre condizioni adattandoci alle nuove richieste
Fase di esaurimento; se lo stress dura troppo a lungo, sentiamo di non avere più risorse sufficienti per adattarci, possiamo crollare emotivamente e possono insorgere diversi sintomi.
In quest’ultimo caso possiamo sentirci ansiosi, arrabbiati, invasi da un senso di pressione o al contrario da una sensazione di impotenza. Possono comparire segnali fisici, come mal di testa, collo e spalle tese, tachicardia, mal di stomaco, ed emotivi; irritabilità e nervosismo, ansia, agitazione, stanchezza e insonnia.
Può accadere di sentire la mente “offuscata”, di non riuscire a concentrarci a lavoro, dimenticarci le cose, o avere difficoltà nel prendere decisioni. Possono comparire anche alcuni comportamenti come l’aumento delle quantità di Alcool e fumo, l’inattività fisica o la fame nervosa che in un primo tempo sembrano darci sollievo ma che poi possono cronicizzare, diventando controproducenti.
Come vediamo, le prime due fasi non sono negative, anzi, ci predispongono per affrontare una sfida, orientano l’attenzione e la motivazione verso uno scopo, mobilitando la nostra energia. Le reazioni fisiologiche di tensione, ansia, battito e respirazione accelerati sono normali purchè rientrino in certi limiti, non siano sproporzionati all’evento scatenante e non durino troppo a lungo.
Lo Stress ci aiuta a crescere!
Lo scopo non è eliminare lo stress, ma ridurlo se esagerato e dargli una nuova connotazione. Questo perchè lo stress ci aiuta a crescere, ad evolvere. Come sappiamo tutti la vita è anche disagio e scomodità, ma se impariamo ad usare le avversità in modo costruttivo ne trarremo un grande giovamento.
La specie umana è sopravvissuta proprio perchè è riuscita ad adattarsi a momenti estremamente complessi, situazioni che costituivano minacce per la vita. Questo processo rende via via la specie più forte e più saggia. Accettare le difficoltà come parte della vita ci permette di vederle sotto una nuova luce.
Quando viviamo eventi difficili, ci domandiamo spesso se riusciremo a sopportare, superare la sofferenza o il turbamento che provocano, senza capire che è proprio questo effetto, di disagio, di scomodità, di uscita dalla nostra confort-zone, dalle nostre convinzioni che ci forza a pensare in altri modi, a percepire le emozioni a livelli più profondi, a relazionarci con gli altri in modo più compassionevole. tutto questo riguarda un autorinnovamento che riguarda l’evoluzione della specie umana.
Attraverso la Consulenza Psicologica è possibile acquisire gli strumenti per accogliere lo stress e trasformarlo in una risorsa aumentando i sentimenti competenza ed efficacia personale.